Quella leggera coltre di nubi soffici imperlata di rosa cipria.
L'aria fresca che ci sfiora delicata il viso mentre guardiamo uno degli spettacoli più belli del mondo: l'alba di un nuovo giorno.
Da soli, in mezzo alla natura a dominare dall'alto una città vibrante e ricca di vita.
Questo è quello che NON è successo!
Cosa ci è successo realmente
Una città.
Ragazzi, quante città avete visitato?
Pensate che solo Rio sia pericolosa?
Spero per voi di no!
Il Brasile è pericoloso.
Precauzioni Rio de Janeiro.
Zone pericolose a Rio de Janeiro.
Copacabana pericolosa.
Potrei passare a San Paolo e continuare per un altro po'.
Queste sono le informazioni che circolano sul Brasile e sulle sue città.
Ogni zona del Brasile è a sé
Primo step.
Città di Natal a nord-est.
Secondo step.
Rio de Janeiro.
Terzo step.
Cascate dell'Iguazú.
Nonostante abbia sentito i pareri più svariati, ti posso assicurare che la zona di Natal è probabilmente una delle più tranquille di tutto il Brasile.
Le nostre guide ci hanno detto che potevamo girare in maglietta e pantaloncini corti senza problemi.
La gente del posto si veste così (e con le infradito).
É una località di mare con pochissime persone, non ci siamo sentiti mai in pericolo.
MAI.
Facciamo un salto alla terza tappa, Iguazú.
Sembrava di essere in Canada.
Strade immense in mezzo al verde, si vedeva un edificio ogni cinque chilometri (se andava bene), campi da golf e resort in mezzo alla vegetazione
Ti ispira forse l'idea di luogo pericoloso?
Ma ora passiamo alla parte che più ci interessa: Rio de Janeiro.
Finalmente Rio!
Mentre guardavo la baia immersa nella nebbia della mattina sulle copertine delle riviste di viaggio, immaginavo di trovarmi lassù e poterla ammirare dall'alto, come si ammira un gioiello prezioso.
Poi siamo arrivati.
Sentivamo l'ansia nell'aria appena messo piede in città (e dovevamo ancora uscire dall'aeroporto!).
Ritirati i bagagli, siamo usciti dalla porta scorrevole nell'afa autunnale della città.
Abbiamo coperto i pochi passi che ci separavano dall'edificio al nostro furgoncino noleggiato per gli spostamenti.
I vetri erano oscurati, il conducente aveva solo una striscia chiara davanti agli occhi che gli permetteva di vedere la strada e poco altro.
Non paghi, c'erano anche le tende spesse.
Così ci si sposta a Rio de Janeiro se non si vogliono correre rischi.
Ci hanno sconsigliato di passeggiare con gli zaini, di avere vestiti vistosi, di evitare tutte le zone limitrofe alle favelas.
Ma ti diciamo un segreto.
Ogni zona di Rio ha praticamente una favela corrispondente.
Si può evitare di entrarci ma non di andarci molto vicino.
Con chiunque parlassimo, l'ansia che ci veniva trasmessa era palpabile.
Visitare Rio sempre scortati
Ti dirà che non è una città come le altre.
Ti farà quindi vedere i luoghi d'interesse dal finestrino di un pulmino e ti accompagnerà personalmente agli ingressi degli edifici contenenti le attrazioni.
Non so a te, ma a noi piace tanto camminare.
Utilizziamo solo i mezzi di trasporto indispensabili proprio per vedere il più possibile lungo il percorso.
La città non è solo i suoi monumenti, ma è la vita che si svolge nelle sue vie, le scene che puoi vedere all'improvviso, le persone che ti salutano.
Abbiamo visitato Rio de Janeiro perennemente accompagnati, perchè tutti sostengono che il Brasile è pericoloso più di qualsiasi altro luogo al mondo.
Poi, rassegnati al fatto che Rio fosse una brutta città, abbiamo deciso di darle un'altra possibilità e di visitarla a modo nostro.
Abbiamo chiamato una macchina di Uber e ci siamo fatti portare in centro.
Appena abbiamo cominciato a passeggiare per le vie, ci siamo sentiti subito in sintonia con la città.
La nostra opinione stava cominciando a cambiare passo dopo passo.
Abbiamo visto vie coloniali nel bel mezzo di quartieri finanziari stracolmi di grattacieli.
Abbiamo sentito per la prima volta rimbombare fra le case la vera musica brasiliana.
Finalmente era arrivato il momento di godersi appieno la città, come ogni altra città.
Se ti dicono che il Brasile è pericoloso, non farti condizionare.
Prendi precauzioni, non essere sprovveduto, ma non negarti una passeggiata immerso nella cultura locale.
Soprattutto, non negarti l'alba di un nuovo giorno
Stavamo per puntare la sveglia sul nostro smartphone quando qualcosa ci ha bloccati.
Dai, diamo ancora un'occhiata ai commenti su Google relativi al punto panoramico.
C'era chi diceva che si erano spaventati anche i driver, chi raccontava che si rischia la vita in quel posto isolato, e tanti altri commenti negativi che ho preferito non ricordare.
Nel momento di estrema indecisione, abbiamo scelto di rinunciare.
Non abbiamo mai visto quell'alba.
Non abbiamo mai scattato quella foto che stavamo sognando da tanto.
Un tassello in meno nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Perchè?
Perchè ci siamo lasciati condizionare da chi ci ha detto che il Brasile è pericoloso e che Rio de Janeiro lo è ancora di più.
Per ripicca siamo entrati nelle favelas
Da sempre sono stata affascinata dal modo di queste comunità di coesistere parallelamente al governo della città vera e propria.
Così abbiamo chiamato un'agenzia che organizza tour nelle favelas (MAI ANDARE DA SOLI, MI RACCOMANDO) e ci siamo fatti accompagnare nella favela più grande di Rio de Janeiro: la Rocinha.
Ci saremmo dovuti pietrificare dal terrore e invece abbiamo scoperto una comunità assolutamente indipendente che svolge la sua vita come chiunque altro.
Va a fare la spesa, va dal barbiere, va a comprare i vestiti.
Suona molto di vita normale.
Poi ci sono le zone da evitare, quelle in cui non fare foto, ma la guida sa esattamente cosa dirti e cosa farti fare in ogni punto.
Ciò che ti vogliamo dire con questo breve racconto della nostra esperienza è che non devi rinunciare a quell'alba.
Non rinunciare per paura a quello scatto o a quel luogo che vuoi visitare.
Altrimenti rimpiangerai, come noi, quello che non hai visto e che forse non vedrai più.
É vero, il Brasile è pericoloso, ma così come sono pericolose tante altre metropoli al mondo.
Sta a te scegliere se organizzarti al meglio e vivere oppure se rinunciare.
Non è detto che non possa capitare il peggio, ma non permettiamo che i pregiudizi degli altri decidano al posto nostro.
Se dobbiamo farci bloccare dalla paura, forse è meglio rimanere a casa.
NOTA BENE
Soprattutto quelle molto grandi.
Chiudi bene lo zaino, evita gioielli e vestiti vistosi, cambia strada quando vedi qualcuno che ti guarda insistentemente o ti segue.
Se la zona non ti convince evita di passeggiare con l'ultimo modello di iPhone o la GoPro in bella vista (questo non significa che tu non debba fare foto, ma semplicemente di fare attenzione).
Se non ti senti sicuro, cerca una guida del luogo che ti possa accompagnare nelle visite.
In linea di massima noi prendiamo queste precauzioni per farci notare il meno possibile.
Per quanto riguarda Rio de Janeiro, ciò che ci sentiamo di consigliarti è di evitare di passeggiare per strada dopo l'ora di cena, è l'unico momento in cui ci siamo sentiti a disagio.
Non mettere deliberatamente in pericolo la tua vita, ma allo stesso tempo non impedirti di vivere.
Con affetto,
Eleonora e Damiano 💚
Anna
28 Aprile 2019ciao ragazzi!! Sono capitata per caso sul vostro post relativo al brasile e alla sua pericolosità.
Vivo in Brasile da 10 anni e non mi sento di condividere completamente ciò che avete scritto.
Concordo sul fatto che i brasiliani esagerano un pochino e vivono nel costante terrore di essere rapinati e sequestrati, cosa che ti fa veramente innervosire.
Però una cosa la devo dire: anche noi esageriamo dall’altra, e quando veniamo qui come turisti o viviamo da poco tempo qui, siamo più incoscienti e soprattutto abbiamo una percezione completamente diversa del pericolo. quello che per noi italiani è una situazione pacifica, tipo una strada di campagna senza molte case e molti abitanti, qui è vista come zona super a rischio. Chi ha ragione è difficile dirlo. Una cosa è certa, le città brasiliane non hanno gli stessi pericoli che qualsiasi altra grande città del mondo , specialmente se ci riferiamo alle città europee.
Purtroppo sono stata vittima di rapine a mano armata e ne ho viste di tutti i colori.
potrei perdere una vita a spiegare come muoversi in Brasile, ma non vorrei essere noiosa.
un altro mito da sfatare sono infatti le favelas. Anche se io non sono molto favorevole alla visita delle favelas, come se fossero uno zoo, ci sono entrata per lavoro e conosco chi ci vive, e non sono altro che quartieri poveri, con gente normalissima che la mattina si alza per andare al lavoro. la questione delle gang criminali è un’altra ancora, da tenere comunque in conto. infatti, come avete ben detto voi, non si deve assolutamente entrare in un favela senza qualcuno del posto.
scusate il commento un po’ antipatico, ma è un tema che mi tocca molto da vicino 😉
Eleonora
30 Aprile 2019Ciao Anna, ti ringraziamo per la tua testimonianza diretta. Il titolo è volutamente provocatorio per un argomento apiamente dibattuto. Sicuramente l’europeo che si addentra in una città del genere tende ad essere molto fiducioso quando invece dovrebbe seguire delle misure di sicurezza, che non abbiamo mancato di sottolineare all’interno dell’articolo. Paragonare Rio de Janeiro ad una città europea è quantomeno impensabile, il paragone si potrebbe fare con la complessità di una New York, per fare un esempio. Sui luoghi isolati che risultano essere i più pericolosi concordo con te, è un principio valido anche in tante città italiane, quindi non distante dalla realtà di cui abbiamo percezione ogni giorno. Per quanto riguarda il visitare i luoghi come se fossero zoo, personalmente sono contraria al turismo di massa ma ritengo che, con i dovuti modi, qualsiasi luogo della Terra meriti di essere visto e se dovessimo considerare tutto uno zoo non si potrebbe più visitare nulla. La differenza sta sempre nei modi e nelle motivazioni che si hanno quando si decide di entrare in una nuova realtà.
Peter
22 Novembre 2019Ciao Anna ed Eleonora, io andrò in vacanza a Rio con compagna e figli piccoli a Natale. Pensavamo di stare 4 giorni a Rio, poi di prendere la macchina e fare un giro della zona circostante (petropilis, tiradentes, visconte de muà, paraty, forse ilha grande,…).
Secondo voi girare da soli con la macchina in quel itinerario è pericoloso? Avreste eventualmente consigli/suggerimenti? La linea internet mobile fuori da RIO funziona? Le carte telefoniche locali sono costose?
Grazie e scusate il bombardamento di domande!
Damiano
26 Novembre 2019Ciao Peter, ho chiesto indicazioni anche alla nostra guida locale per essere sicuro della risposta e possiamo dirti che per guidare in quelle zone bisogna prestare un po’ di attenzione. Non voglio allarmare nessuno, ma è già capitato diverse volte che i turisti seguendo il gps del navigatore finissero involontariamente dentro alle favelas, rischiando quindi di mettersi in pericolo inutilmente. Ci sono diverse soluzioni che potresti adottare, una può essere quella di utilizzare i bus locali che ti portano da una località all’altra seguendo la strada giusta, la seconda può essere quella di usare un driver locale, oppure mi hanno consigliato di utilizzare la Lonely Planet Brasile che contiene gli itinerari corretti da seguire per gli spostamenti in autonomia.
Per quanto riguarda la linea telefonica, noi siamo riusciti a collegarci senza problemi in tutti i posti che abbiamo fatto utilizzando una la sim locale fatta in un centro telefonico. Se non ricordo male abbiamo speso circa 10/15 euro.
stefan
6 Luglio 2019In poche parole evitate il Brasile , vedetevelo con google e viaggiate in altri luoghi , la vita e’ corta ed accorciarla per una foto del cuore nella mente e’ da dementi !!! Ci sono tantissimi posti al mondo che meritano di essere visitati piu’ volte . L’america latina si sa , e’ pericolosa. l’oriente mooolto meno anzi quasi nulla ! Se poi avete deciso che da civili meritiamo dei luoghi civilizzati dove l’idea di vita e’ frutto di istruzione e cultura allora capiremo che spendere per paesi che si trascinano dove si rischia anche la vita non ha senso !!! buon viaggio !
Eleonora
24 Luglio 2019Ciao Stefan, il Brasile è uno dei Paesi che abbiamo amato di più durante i nostri viaggi. Fare di tutta l’erba un fascio è quantomeno riduttivo. Sicuramente esistono zone dove è necessario fare più attenzione rispetto ad altre tuttavia, con le dovute accortezze, è un Paese che si può visitare senza problemi.
Alezoodi105
4 Agosto 2019Io andremo in Brasile a dicembre, e non nascondo che siamo un po’ in ansia….io sono appassionato di foto e video, e in tutti i miei viaggi vado sempre in giro con GoPro sempre in mano e la mia reflex, e questa cosa mi mette un po’ di paura.
La gente mi dice, no non andare in giro con la tua Reflex in bella vista al collo, dopo ti notano e potrebbero rapinarti…..
Sono un po’ in ansia…. voi cosa mi dite…?.??
Eleonora
5 Agosto 2019Ciao, anche noi ci siamo posti lo stesso problema prima di partire. In generale cercavamo di girare con le reflex sempre nello zaino, chiuso con i moschettoni, e la tiravamo fuori solo quando vedevamo una zona che ci interessava. All’interno delle favelas invece abbiamo girato sempre con la macchina al collo però eravamo con la nostra guida che ci diceva quando poter scattare e quando no. Durante gli spostamenti ti consigliamo di tenere tutto nello zaino ed estrarre l’attrezzatura solo quando lo ritieni indispensabile. Tuttavia la situazione non è così critica come potrebbe sembrare, anche a noi hanno fatto tanto terrorismo psicologico prima di partire, ma in realtà basta prestare un po’ di attenzione e in generale non ci sono grandi problemi.